Prysmian al grido di lavoro, lavoro, lavoro

Prysmian al grido di lavoro, lavoro, lavoro

Corteo sotto la piohgia. E' una delle manifestazioni che il sindacato intende promuovere per tenere alta l'attenzione sulla crisi del PIceno

Ascoli - Si è svolta sotto la pioggia la fiaccolata per la Prysmian, un nome che è diventato emblema di un territorio che cerca il riscatto.  E lo "scudo" della muraglia umana che ha percorso il centro storico era un striscione che recava l'articolo 4 della Costituzione:

"La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società". Era tenuto dalle mani dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil con i colleghi della Rsu della Prysmian e di altre fabbriche. 

In corteo il vescovo Giovanni D'Ercole, il sindaco Guido Castelli, presente anche il presidente della Provincia Paolo D'Erasmo e tre ex presidenti: Massimo Rossi, Piero Celani e Pietro Colonnella. Sono stati deposti schiere di lumini davanti al palazzo di Confindustria in corso Mazzini, di fronte al portone della Prefettura in piazza Simonetti e sulla scalinata del Palazzo dei Capitani. Un simbolo, quei lumini, di una sorta di corteo funebre del Piceno.