Folignano è il comune più 'riciclone' della provincia di Ascoli PIceno

Folignano è il comune più 'riciclone' della provincia di Ascoli PIceno

Sono 7 i Comuni della Provincia che hanno conquistato il titolo di “Comune Riciclone”, superando la soglia prevista dalla legge del 65% di raccolta differenziata nell’anno 2014

Ascoli - Incrementare la raccolta differenziata costituisce una sfida culturale e di civiltà da raccogliere tutti insieme per le giovani generazioni e il futuro del territorio: è questo il messaggio forte lanciato oggi dagli enti locali e Legambiente, in occasione della premiazione dei Comuni Piceni che si sono aggiudicati la maglia di “Comune Riciclone per la Regione Marche 2015”.

 

L'iniziativa promossa da Regione Marche e Legambiente Marche con il patrocinio e il contributo di Comieco e con il patrocinio di: Provincia di Ascoli Piceno, ARPAM, ANCI Marche, UNCEM Marche, Conai, CiAl, Consorzio Italiano Compostatori, COREPLA, CoReVe, Ricrea, Sartori Ambiente, si è svolta nella sala del Consiglio Provinciale.


Erano presenti il Presidente della Provincia di Ascoli e Presidente dell'Ata Rifiuti Paolo D'Erasmo, la Presidente di Legambiente Marche Francesca Pulcini, il Consigliere Provinciale Stefano Novelli, la Dirigente del P.F. ciclo rifiuti della Regione Marche Francesca Damiani, la Dirigente del Servizio Ambiente della Provincia Luigina Amurri, numerosi sindaci e amministratori comunali, oltre a rappresentanti delle società di gestione di rifiuti ed operatori del settore a testimonianza di un impegno e di una sinergia sempre più consapevole sui temi dell'ambiente e del risparmio di risorse. 

 

Sono 7 i Comuni della Provincia che hanno conquistato il titolo di “Comune Riciclone”, superando la soglia prevista dalla legge del 65% di raccolta differenziata nell’anno 2014: Folignano (77,68%), Cupra Marittima (74,23%), Monteprandone (70,74%), Montefiore dell’Aso (70,54%), San Benedetto del Tronto (67,19%), Acquaviva Picena (66,82%) e Grottammare (66,69%) che fanno parte dei 123 Comuni marchigiani che hanno raggiunto l'obiettivo.

 

"La percentuale di raccolta differenziata nella provincia di Ascoli Piceno si attesta per il 2014 al 55,83%, con un aumento del 4,61% rispetto all’anno precedente - evidenzia il Presidente D'Erasmo - occorre tuttavia recuperare rapidamente il terreno perduto rispetto alle altre realtà marchigiane.


La nostra Provincia, infatti,  risulta ancora al di sotto della media regionale, pari al 63,37%, senza contare che ogni abitante della Provincia, all'anno, differenzia 297kg di rifiuti procapite contro una media regionale di 309kg. In questa prospettiva, stiamo lavorando con tutti i sindaci sulla differenziata allo scopo di migliorare i dati e nel bilancio della Provincia abbiamo previsto risorse proprio per questo scopo specifico".

 

Sulla stessa lunghezza d'onda del Presidente il Consigliere Novelli che ha sottolineato "il nuovo ruolo della Provincia come Ente di Area Vasta e la possibile collaborazione con il mondo della scuola".

 

"Nella provincia continua ad essere virtuosa l’esperienza del Comune di Folignano, tra le più innovative nelle Marche - ha dichiarato la dottoressa Damiani - che oltre ad essere il Comune più riciclone della Provincia, dal 2010 ha avviato un percorso verso la diminuzione della produzione dei rifiuti e verso l’incentivazione della raccolta differenziata coinvolgendo la popolazione anche attraverso la creazione di un gruppo di eco volontari".

 

Partendo da un miglioramento rispetto agli scorsi anni, aumentare la percentuale, la qualità della raccolta differenziata e puntare sulla riduzione dei rifiuti sono i principali obiettivi che i Comuni della Provincia di Ascoli Piceno dovranno perseguire con forza nei prossimi mesi - ha dichiarato Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche - c’è un crescente interesse tra le amministrazioni comunali per la gestione virtuosa dei rifiuti, che rappresenta un grande risultato di maturazione della comunità e un’opportunità di migliorare il decoro urbano delle nostre città, oltre che un’occasione di stimolare nuovi cicli economici legati all’utilizzo di materie prime seconde.


È necessario, però, accompagnare questo percorso di innovazione, lavorando sulle amministrazione che non hanno ancora ottenuto buoni risultati, puntando sul passaggio da tassa a tariffa così da perseguire un sistema più equo ed efficiente”.