Bonifica Carbon. Con il desorbimento termico fuori dall'area ci sarà un gigantesco inquinamento

Bonifica Carbon. Con il desorbimento termico fuori dall'area ci sarà un gigantesco inquinamento

Lo dimostra la simulazione scientifica sull'emissione di sostanze cancerogene se il desorbimento termico venisse fatto all'esterno dell'ex area Sgl Carbon

Ascoli - Per comprendere meglio cosa sta avvenendo sulla bonifica complessiva dell'ex area Sgl Carbon occorre mettere a fuoco un punto cruciale: il desorbimento termico.


Per i proprietari dell'area (Restart Srl) questa fase si deve svolgere all'interno dell'area inquinata dopo aver eseguito il "soil washing".


Per l'Arpam, invece, deve essere fatto all'esterno, in un'area ancora da individuare. Il Piano operativo di bonifica (Pob) è stato approvato dal Comune con questo punto che però viene ancora dibattuto in tavoli tecnici tra l'Arpam, i tecnici di Restart Srl (Università Politecnica delle Marche  e Petroltecnica Spa), e quelli di Comune e Provincia.


Di questo punto abbiamo già scritto ponendoci la domanda: l'Arpam, che deve proteggerci dall'inquinamento, rischia con questa scelta di provocarne uno maggiore?


Una domanda legittima poiché se si dovessero portare al desorbimento in un'area esterna (abbiamo ipotizzato in una zona distante 30 km dall'area ex Carbon) 270 mila tonnellate di terra, eppoi riportarla all'interno della Carbon a fine desorbimento, occorrerebbero 18 mila camion da 30 tonnellate ognuno per il trasporto nell'arco di 4 anni.


Per rispondere a questo interrogativo abbiamo chiesto agli ingegneri Ilaria Conti e Marco Sciarra di simulare questa situazione con metodo scientifico.


Questo è lo studio che ci hanno inviato.



"Calcolo emissioni gas di scarico dai mezzi di trasporto materiale verso impianti esterni"


I fattori di emissione e la metodologia per il calcolo dei flussi di massa sono riportati nel Group 7 – Road Transport dello stesso documento EMEP/CORINAIR Emission Inventory Guidebook- 2007.



A partire da quanto riportato nel documento EMEP/CORINAIR, ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientaleha calcolato i fattori di emissione per tutti i mezzi del parco veicolare italiano, a seconda delle caratteristiche di ognuno. I risultati ottenuti costituiscono la banca dati dei fattori di emissione riportata sul sito del SINA (Sistema Informativo Nazionale Ambientale).


Si ipotizzano le caratteristiche del mezzo e il ciclo di guida: mezzo commerciale pesante (30 tonnellate), diesel, Euro III, ciclo di guida extraurbano.


                                                                                                    


Si precisa che nonostante al momento il 33% dei veicoli del Parco nazionale italiano sia Euro IV (dati desunti dalla relazione “Autoritratto 2010” pubblicata sul sito dell’Automobile Club Italia - ACI), si assume che i veicoli appartengano alla categoria Euro III al fine di effettuare una stima conservativa. Per quanto riguarda le caratteristiche dei percorsi utilizzati nell'ambito del trasporto dei materiali, vista la localizzazione dei luoghi si fa riferimento a strade di tipo extraurbano.

 


Conoscendo il numero di transiti dei veicoli nel periodo di riferimento e la lunghezza del tratto stradale interessato dal traffico è possibile determinare il valore del flusso di massa di ogni inquinante.

Per il caso in oggetto partiamo dai seguenti dati:

-          numero di viaggi pari a 18.000 in 4 anni;

-          lunghezza percorso transito pari a 60 km (30 km andata + 30 km ritorno);

-          trasporto di 30 mc per ogni viaggio (utilizzo di mezzo pesante).

 

Utilizziamo la formula di Copert per il calcolo delle emissione dei mezzi di trasporto:

 

E = n[veicoli] x m[km/veicoli] x e[g/km]

 

 

 

Dove:

n = numero dei veicoli di trasporto

m = distanza media percorsa da ogni veicolo

e = fattore di emissione per ogni singolo inquinante

Considerando i fattori di emissione ed i km totali percorsi possiamo utilizzare la formula di Copert con la quale determiniamo i flussi di massa nei quattro anni riportati nella seguente tabella.

 

 

Flusso di massa in gr (totali) per i mezzi di trasporto (4 anni)

CO

NOx

NMCOV

PM10

CO2

1.857.600

7.830.000

334.800

226.800

898.095.600

 

 

 

 

 

 1.857,6 kg 

  7.830 kg 

 334,8 kg 

226,8 kg

  8.980 quintali 

 

 

 

 

 


 CO = Monossido di Carbonio 

NOx = Ossidi di Azoto e loro miscele

NMCOV = Composti organici volatili non metanici

PM10 = Polveri sottili

CO2 = Anidride Carbonica


A questo punto indichiamo solo i valori normali delle PM10 = Valore Limite (VL) annuale per la protezione della salute umana di 40 μg/m³ (metro cubo d'aria); Valore Limite (VL) giornaliero per la protezione della salute umana di 50 μg/m³ (metro cubo d'aria) da non superare più di 35 volte/anno.


Dalla simulazione noi otteniamo una emissione annuale di 56,7 chilogrammi cioè 56.700.000.000 μg in un anno. Per correttezza si dovrebbe calcolare la percentuale per metro cubo ma non ci interessa vista la cifra che è scaturita dal conteggio. A nostro avviso le centraline di rilevamento delle PM10 impazzirebbero. 


Lasciamo a voi i calcoli per gli altri elementi chimici emessi. Una sola cosa ci interessa: la bonifica serve ad eliminare gli Ipa (idrocarburi policiclici aromatici) che sono sostanze cancerogene. Con la movimentazione dei camion in questione se ne produrrebbero una gran quantità per 4 anni. 


E' come quel vecchio detto : "Per far dispetto alla moglie ... se li tagliò".