Casini e Cesetti sul biodigestore della Valdaso: 'La Regione dice no alla Stop'

Casini e Cesetti sul biodigestore della Valdaso: 'La Regione dice no alla Stop'

'Sarebbe stato utile mettersi a sedere intorno a un tavolo per risolvere i problemi dando una mano ai cittadini. Si è invece scelto di politicizzare la questione, riducendo un procedimento tecnico a un tema politico. La Regione aveva e ha tutti i mezzi per fermare il percorso'.

Ancona -  “Siamo sconcertati dal comportamento avuto dalla destra in Consiglio Regionale che ha detto no alla nostra richiesta di adottare, sulla base delle numerose osservazioni, riserve ed eccezioni avanzate da amministratori locali, associazioni e cittadini, tutti i provvedimenti di sua competenza per una rivalutazione e se del caso revoca degli atti autorizzativi per il biodigestore sulla Valdaso”. Commentano cosi i consiglieri Casini e Cesetti la bocciatura della mozione da parte della maggioranza di destra. 

“Pensiamo” aggiungono i dem “che sarebbe stato utile mettersi a sedere intorno a un tavolo per risolvere i problemi dando una mano ai cittadini. Si è invece scelto di politicizzare la questione, riducendo un procedimento tecnico a un tema politico. La Regione aveva e ha tutti i mezzi per fermare il percorso. Abbiamo presentato una risoluzione che avrebbe tenuto conto delle esigenze del territorio, ma è stata bocciata anche questa. È chiaro come questa della maggioranza sia un’azione fatta solo per buttare la croce addosso a tecnici e funzionari e non per trovare soluzioni concrete”. 

“È grave questo atteggiamento della Regione che ha scelto di mettersi sulle barricate” attaccano Casini e Cesetti “ed è ancor più grave il comportamento dei partiti che anziché risolvere i problemi, scelgono di farne una questione partitica. È sbalorditivo anche il pressappochismo con il quale “illustri” esponenti di Lega e Fratelli d’Italia hanno affrontato tematiche così delicate come quelle ambientali". 

“Lo ribadiamo” concludono “la Regione può fermare il procedimento a partire dalla richiesta di proprietà dell’area come riportato nel decreto della Regione, ma a quanto pare gli interessi sono altri.”

 

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