“C’entro in bici”, nel circuito anche Pedaso e S.Benedetto

“C’entro in bici”, nel circuito anche Pedaso e S.Benedetto

Diventano sei i Comuni in cui è stato attivato il sistema di prelevamento gratuito di biciclette

Un totale di quasi 1700 bici installate e oltre 21.000 fruitori. Al circuito stanno aderendo anche alcune città europee. Il funzionamento è molto semplice: l’utente si registra al proprio Municipio e, dopo aver versato una piccola cauzione, riceve un’apposita chiave, che rimarrà in suo possesso, per prelevare dalle rastrelliere collocate in punti strategici di tutte le città europee aderenti al progetto (a Pedaso il piazzale della stazione, a San Benedetto il parcheggio attiguo) una speciale bicicletta dotata di gomme piene (nessuna possibilità di foratura) e assemblata utilizzando bullonatura antifurto, cerchi e manubrio antiruggine. Sulla rastrelliera è saldato il dispositivo di agganciamento e riconoscimento della bicicletta. La chiave, brevettata, non duplicabile e marcata con un codice alfanumerico che identifica il proprietario, consente di prelevare qualsiasi bicicletta disponibile in rastrelliera. La Provincia ha acquistato quaranta biciclette: ventotto sono già in servizio nei comuni di Porto Sant’Elpidio (otto), Grottammare (otto), Spinetoli (quattro), Porto San Giorgio (otto) mentre le ultime sono entrate in funzione oggi a Pedaso (quattro) e a San Benedetto (otto). «Pur lavorando 365 giorni l’anno ai progetti di mobilità sostenibile – ha commentato l’assessore provinciale ai Trasporti Ubaldo Maroni – abbiamo concentrato alcune iniziative in questa che è la settimana della mobilità europea il cui tema centrale è ‘Streets For People’, le strade per la gente. Con l’onda verde, che consente ai bus di avere sempre il via libera ai semafori e il progetto ‘C’entro in bici’ vogliamo che i cittadini si riapproprino dello spazio urbano, aumentando le possibilità di mobilità per migliorare la qualità della vita». «L’utilizzo della bicicletta potrebbe sembrare un ritorno al passato – ha osservato il presidente della Provincia Massimo Rossi – in realtà è un modo di vivere la città innovativo che risponde perfettamente ai problemi di traffico e inquinamento, fa bene all’ambiente, alla nostra salute e a quella dei nostri figli. L’installazione di queste biciclette – ha proseguito il presidente - è parte dell’impegno straordinario che la Provincia mette nei progetti di mobilità dolce, adottati nel Piano Territoriale di Coordinamento con l’obiettivo di trasformare i segmenti di piste ciclabili del nostro territorio in un vero e proprio percorso ininterrotto che porti fino alla foce dei nostri meravigliosi fiumi». «Queste biciclette  saranno utili non solo a chi vorrà spostarsi nel centro cittadino – ha osservato il sindaco di Pedaso Guido Monaldi – ma serviranno anche i Comuni limitrofi di Altidona e Campofilone che possono essere raggiunti con facilità attraverso strade pianeggianti». «Il progetto è in linea con le azioni dell’amministrazione provinciale e di quella comunale – ha ribadito il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari all’unisono con l’assessore alla viabilità Settimio Capriotti – e contribuisce a far passare un messaggio culturale diverso. Per questo stiamo progettando ulteriori chilometri di pista ciclabile che si uniranno al tracciato già predisposto dalla Provincia». «Queste iniziative, che possono sembrare di piccolo conto hanno due aspetti fondamentali – ha fatto notare il dirigente provinciale ai Trasporti Mario Nobile – Il primo è quello di cambiare la mentalità dei cittadini e il secondo di aumentare la consapevolezza del territorio per azioni di marketing e turismo, poiché si tratta di idee che si legano a progetti nazionali e internazionali. Il quadro delle nostre iniziative è definito ‘Piano sostenibile per le strutture materiali e immateriali’ – ha proseguito Nobile - e vuole legare le infrastrutture viarie alle piste ciclabili, alla metropolitana di superficie e alla banda larga. Quest’ultima in particolare, portata in zone montane più disagiate, può rispondere a esigenze specifiche di sviluppo e colmare così gap infrastrutturali». Positivo anche il commento del dirigente movimento della stazione di San Benedetto Salvatore Lo Faro: «Conto sul fatto che queste biciclette possano favorire lo spostamento su rotaia e aumentare il comfort dei viaggiatori pendolari».