E' giunto nella sua diocesi Mons. Gianpiero Palmieri, il nuovo vescovo di Ascoli Piceno

E' giunto nella sua diocesi Mons. Gianpiero Palmieri, il nuovo vescovo di Ascoli Piceno

Stamane alle 9 il Vescovo Gianpiero Palmieri ha visitato Arquata del Tronto accolto dall’amministratore parrocchiale don Emmanuel Chemo e dalla comunità arquatana a cui si uniranno rappresentanti delle parrocchie della zona del Montegallese, del Fluvione e dell’Acquasantano.

"Era necessario partire da qui dove ci sono i segni della devastazione del sisma e voglio innanzitutto rendere omaggio alle 50 vittime di Arquata, così come a tutte quelle che hanno perso la vita in quella terribile notte di cinque anni fa. - ha detto - Ma non siamo qui per piangere, bensì per ripartire, camminando insieme al Signore, senza mai scoraggiarci, ma venendoci incontro. Non vedo l'ora di incontrarvi uno a uno, sentire le vostre storie, progettare e realizzare i nostri sogni".


Alle 10.15 si è diretto verso Villa Pigna, dove è stao accolto dal parroco don Francesco Fulvi e da rappresentanti di tutte le parrocchie della Vicaria del Marino.

E’ partito, poi, per Pagliare per un incontro con le comunità della Vallata del Tronto e di Offida. Lì dopo il saluto del parroco don Basilio Marchei e un breve incontro con la comunità è rientrato in episcopio.

Alle 15, nella Sala della Vittoria della Pinacoteca civica appuntamento con tutte le autorità civili e militari della Città e del territorio.

Alle 16 in Piazza Arringo il saluto ufficiale del sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti e l’omaggio della Quintana.

Dopo aver congedato le autorità, il Vescovo alle 16.30 ha fatto il suo ingresso in Cattedrale accolto dal parroco don Luigi Nardi che gli ha porto il crocifisso da baciare. Poi, attraversando la navata centrale, si è recato in presbiterio e da lì in sagrestia da dove ha avuto inizio la celebrazione eucaristica.

Grande partecipazione di Vescovi

Alla celebrazione, presieduta da Mons. Palmieri in Cattedrale, a causa delle restrizioni legate al Covid ha preso parte un numero limitato di fedeli, scelti dai parroci, in rappresentanza di ogni parrocchia della Vicaria della Città.

Hanno concelebrato con il nuovo Vescovo di Ascoli Piceno ben 23 tra Cardinali e Vescovi oltre a tutto il presbiterio diocesano.

Presenti i Cardinali Giuseppe Petrocchi, ascolano e Arcivescovo di L’Aquila ed Enrico Feroci, creato Cardinale nel Concistoro del 28 novembre 2020 e parroco Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva.

I concelebranti principali erano Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Rieti e finora amministratore apostolico di Ascoli Piceno e mons. Rocco Pennacchio, Arcivescovo metropolita di Fermo.

Presente anche l’ascolano mons. Stefano Russo, attuale segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana.

Da Roma i vescovi ausiliari della diocesi capitolina: mons. Daniele Libanori (settore Centro), mons. Guerino Di Tora (settore Nord), mons. Dario Gervasi (settore Sud), mons. Paolo Ricciardi (Delegato per la Pastorale Sanitaria), mons. Ambarus Benoni (Delegato per la Carità e i migranti).

Presenti molti dei vescovi marchigiani: l’ascolano mons. Piero Coccia (Arcivescovo di Pesaro), mons. Angelo Spina (arcivescovo di Ancona-Osimo), mons. Fabio Dal Cin (prelato di Loreto), mons. Nazzareno Marconi (vescovo di Macerata), mons. Francesco Manenti (vescovo di Senigallia), mons. Giovanni Tani (arcivescovo di Urbino), mons. Armando Trasarti (vescovo di Fano), mons. Carlo Bresciani (vescovo di S.Benedetto del Tronto) e i vescovi emeriti Giancarlo Vecerrica (Fabriano) e Giuseppe Orlandoni (Senigallia).

Inoltre presenti: mons. Antonello Mennini della Segreteria di Stato, mons. Claudio Maria Celli (Presidente emerito del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali) e Giovanni Checchinato, Vescovo di San Severo.

Nell'omelia il vescovo Palmieri ha esortato la comunità cattolica picena: "camminiamo insieme, facciamo Sinodo, mettendo al centro il cuore della preghiera, l'ascolto della parola di Dio". 

Il sindaco Marco Fioravanti lo ha accolto in piazza Arringo insieme ai figuranti della Quintana. "Mons. Palmieri rivestirà un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo della comunità ascolana. L'emergenza epidemiologica ha cambiato le vite di ognuno di noi - ha detto Fioravanti - e ha reso ancor più urgente il bisogno di un sostegno per la nostra anima: il nostro vescovo saprà certamente guidare questo momento e dare a tutti i cittadini aiuto, fiducia e pace per guardare al futuro con occhi pieni di speranza".
Ai fedeli presenti in piazza si è rivolto il neo vescovo la cui famiglia ha origini ascolane. "E' un'emozione fortissima entrare in questa città che ho nel cuore da tanto tempo e che negli anni ho seguito come colui che spia la persona che ama. Ho ricordi della Quintana di quando ero ragazzo, ma non vi dirò mai per quale sestiere facevo il tifo" ha infine scherzato.