'Fonofigurazione iperdisciplina', la mostra di Albani e Pierpaoli presentata da Sgarbi

'Fonofigurazione iperdisciplina', la mostra di Albani e Pierpaoli presentata da Sgarbi

Ascoli - Martedì 2 Agosto alle ore 18,30, si inaugura la mostra "FONOFIGURAZIONE iperdisciplina" degli artisti  Emiliano Albani e Diego Pierpaoli.

L'evento si svolgerà presso il Palazzo dei Capitani, nella centralissima piazza del popolo.


"All'orizzonte, per l'una come per l'altra, una nuova direzione da intraprendere, l'Avanguardia. - scrive Vittorio Sgarbi in una parte della sua presentazione

Rispetto ai due momenti finora delineati, il raffaellesco e il kandinskijano, come collocare l'arte di Emiliano Albani e Diego Pierpaoli, artisti che, attraverso la loro "Fonofigurazione", intendono riproporre il rapporto fra arte e musica in termini consoni ai nostri tempi?



In modo, probabilmente, non univoco, almeno in senso dialettico. Avvertono chiaramente, Albani e Pierpaoli, una certa nostalgia per l'Avanguardia d'epoca kandinskijana, quindi per la riflessione estetica, espressa anche in chiave intellettualistica, nella verbosità tipica del movimentismo, come presupposto indispensabile dell'agire artistico; recuperano il concetto wagneriano dell'arte totale, ma si dichiarano anche devoti del raffaellesco Rinascimento, privilegiando una continuità interpretativa fra tradizione e innovazione che non concepisce contraddizioni a riguardo.



Nel concreto, a dispetto delle tante parole di accompagnamento, la proposta di Albani e Pierpaoli si muove attorno a qualcosa di poco alambiccato, perfino di semplice: fare dell'arte "suonabile", non come equivalente visuale dei suoni, secondo la visione kandiskijana, ma per via del coinvolgimento, all'interno della propria configurazione, di segni che siano codificati secondo un significato musicale.



Abbiamo a che fare, perciò, con un campo non considerato nel rapido excursus storico fatto in premessa, ma per certi versi intermedio fra i momenti raffaelleschi e kandinskijani, quello dell'arte, niente affatto rara, che non solo ha rappresentato la musica, ma lo ha fatto anche nell'aspetto della sua scrittura.



Faccio un esempio per tutti, il più noto: potremmo considerare Il riposo dalla fuga in Egitto di Caravaggio un capolavoro precursore della "Fonofigurazione", se è vero che al suo interno c'è una partitura musicale, quella che legge l'angelo violinista, e se la si suonasse, si otterrebbero le musiche di un motteto di Noel Bauldewijn, il Quam pulchra es, ispirato al Cantico dei Cantici.



Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, diceva Lavoisier: uno scienziato, che in fondo aveva la mentalità giusta per poter essere anche un artista. Perché no, un artista fonofigurativo".