L'Italia a caccia di fondi Ue

L'Italia a caccia di fondi Ue

Convegno organizzato da Euractiv


E’ quanto emerso nel corso del convegno organizzato da EURACTIV a Roma nel quale politici,tecnici,addetti ai lavori hanno denunciato il difficile rapporto che l’Italia ha con i fondi europei.
L’ex ministro della coesione territoriale Fabrizio Barca, nel suo intervento, ha detto chiaramente che “i fondi sono stati gestiti malissimo anche per i nostri bassi standard”.
Per spendere i 17 miliardi che sono ancora a disposizione entro il 2015 occorrerà impegnarsi massimamente. Se vogliamo spendere bene i fondi,- ha proseguito Barca - specialmente quelli che arriveranno tra il 2014 ed il 2020, non potremo basarci su progetti generici come è avvenuto sino ad oggi e sul lavoro di funzionari e consulenti che non sono all’altezza di competere con le difficili norme di Bruxelles.
“Servono esperti europrogettisti” così li definisce il Vicepresidente vicario del Parlamento Europeo Gianni Pittella nel suo intervento.Basta fondi distribuiti  a pioggia  come quelli per la “Sagra dell’asino”. Gli fa eco il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani che dice “non bisogna spendere tanto per spendere ma è necessario incidere sul tessuto economico e sociale in maniera profonda”.
Tra gli esempi di sperperi ed  investimenti scellerati si è ricordato un parcheggio realizzato a Messina nel quale  ancora oggi non vi sono auto che vi sostano, o il restauro di un palazzo ad Ercolano rimasto poi desolatamente chiuso ai visitatori.
Politici e tecnici auspicano che la nascitura Agenzia per la coesione territoriale venga gestita bene, in quanto, hanno detto gli intervenuti,c’è il diffuso timore che questo nuovo ente sia solo l’ennesimo carrozzone e contribuisca a peggiorare l’emergenza in atto sui fondi europei, dei quali i cittadini hanno assoluto bisogno in questo grave momento di difficoltà occupazionali.

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