'Flowers of Montelago', quarta edizione del torneo di rugby

'Flowers of Montelago', quarta edizione del torneo di rugby

Il torneo, come nelle passate edizioni, vedrà la partecipazione di otto squadre ed ha la particolarità di svolgersi sul prato al centro della più grande festa d'ambientazione celtica d'Italia

Ascoli - Una Celtic League d'alta quota e con un terzo tempo che se lo sognano anche a Dublino o a Edimburgo. È la quarta edizione del “Flowers of Montelago”, il torneo nazionale di rugby a sette che anche quest'anno si giocherà sull'altopiano di Colfiorito tra Umbria e Marche, il primo e due agosto, nella straordinaria cornice del Montelago Celtic Festival. 
Il torneo, come nelle passate edizioni, vedrà la partecipazione di otto squadre ed ha la particolarità di svolgersi sul prato al centro della più grande festa d'ambientazione celtica d'Italia. Al festival di “Montelago” partecipano ogni anno circa 20.000 persone nelle due giornate dell'evento, in una grande kermesse collettiva tra musica, danza, eventi culturali, sport all'aria aperta, campeggio e tantissima birra. Tra tutti questi ingredienti non poteva di certo mancare il rugby.
E così in collaborazione con la FIR e con il Comitato Regionale delle Marche e grazie all'impegno di Nicola Cerqueti, anche quest'anno la palla ovale richiamerà l'attenzione di tutti gli spettatori del festival durante le gare del torneo che si gioca nell'arena Avalon, proprio al centro della grande area del festival. “Sarà come sempre un torneo spettacolare, con le squadre che giocano per divertirsi e divertire, con tanti punti d'incontro e molto spettacolo”.
“Il torneo, che nella scorsa edizione ha visto impegnati anche giocatori di serie A, ha buoni contenuti tecnici ed è un ottimo modo per diffondere l'interesse verso il nostro sport, rivolgendosi ad una platea ampia e non necessariamente formata da appassionati di rugby”.
“Ma soprattutto – conclude Nicola Cerqueti – il campo dove si gioca Flowers of Montelago è circondato dal terzo tempo più grande del mondo, con musica, pub, stand gastronomici e tantissima voglia di stare insieme e di divertirsi, alla quale i rugbysti non sanno proprio rinunciare”. E per questo non mancheranno di gettarsi nella mischia.
 


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