Nasce la condotta Slow Food 'Ascoli Piceno'

Nasce la condotta Slow Food 'Ascoli Piceno'

Da parte di molti nuovi e meno nuovi soci è infatti emersa l’esplicita richiesta di creare una condotta in grado di ritrovare quello spirito che segnò, tra le altre cose, un modello di turismo culturale innovativo per Ascoli.

Ascoli - Si è costituita nei giorni scorsi la nuova condotta Slow Food “Ascoli Piceno”, riconosciuta dal comitato esecutivo nazionale, per iniziativa di un piccolo gruppo di soci Slow Food Italia. 

Nuova e non nuova, perché ad Ascoli Piceno infatti, circa trent’anni fa, nacque una delle prima condotte italiane, alla presenza di Carlo Petrini, che coinvolgeva un ampio territorio esteso in pratica alle due province di Ascoli e Teramo, con il nome di Condotta del Piceno.

Chi ha presente il disciplinare dell’oliva ascolana del Piceno DOP sa che il territorio interessato richiama quello che fu il territorio storico di estensione della civiltà picena, e nello stesso spirito Slow Food faceva i suoi primi passi nel segno dell’oliva e delle tradizioni legate alla civiltà del Piceno. Una riuscita manifestazione denominata proprio Tenera Ascoli, che molti ricordano con affetto e gratitudine, favorì il rilancio turistico del capoluogo nella seconda metà degli anni Novanta.

Diverse altre condotte si svilupparono nel corso degli anni a partire da quel primo nucleo associativo e sono tuttora attive, compresa quella Condotta del Piceno che opera prevalentemente nell’area pedemontana e montana e alla quale la nuova condotta si affianca avendo come centralità proprio la città di Ascoli Piceno.

Da parte di molti nuovi e meno nuovi soci è infatti emersa l’esplicita richiesta di creare una condotta in grado di ritrovare quello spirito che segnò, tra le altre cose, un modello di turismo culturale innovativo per Ascoli, il territorio, le sue produzioni di qualità, e di sviluppare progetti educativi e culturali originali legati all’evoluzione che il Movimento Internazionale Slow Food ha avuto la capacità di compiere sul terreno della sostenibilità, della biodiversità e della valorizzazione culturale dell’alimentazione.

Già nel corso dei mesi scorsi e dell’ultimo anno, abbiamo avuto modo di sperimentare la disponibilità alla collaborazione da parte delle istituzioni e delle associazioni culturali, da Ascoli Piceno Festival alla libreria Rinascita, che ci ha dato disponibilità della sua sala come sede operativa e che ringraziamo, ad altre ancora con cui abbiamo iniziato a realizzare incontri, momenti significativi di presentazioni di libri, appuntamenti in occasione dei trent’anni del Manifesto Slow Food e dei trent’anni della guida Osterie d’Italia.

Collaborazioni che, in questa fase difficile per tutti, siamo costretti a rinviare a momenti migliori, senza tuttavia rinunciare ad esprimerci proprio nel merito delle difficoltà e delle tematiche che riguardano il nostro presente: invitiamo tutti pertanto a seguire gli incontri, le conferenze, gli appuntamenti di Terra Madre che per alcuni mesi si potranno trovare nel sito www.slowfood.it.

Invitiamo altresì a familiarizzare con le tematiche affrontate da Slow Food e a ricordare:
- che il cibo ha un ruolo centrale non solo nella definizione della qualità della vita delle persone e dei popoli, ma anche nella storia, costruzione ed evoluzione della loro cultura e identità;
- che la salvaguardia dell’ambiente è priorità del nostro agire e che promuovere la biodiversità della terra e del mare e un sistema alimentare più sostenibile è essenziale per combattere il cambiamento climatico;
- che le nostre scelte quotidiane, a partire dal cibo che mettiamo in tavola per noi e per gli altri, possono contribuire a cambiare il mondo e a garantire un futuro migliore per le generazioni future;
- che tutti, in ogni luogo e in qualsiasi circostanze vivano, hanno la possibilità di contribuire a Slow Food con le loro idee, con un sostegno concreto, la divulgazione di informazioni corrette, l’impegno a sensibilizzare e la scelta di comportamenti sostenibili di produzione e consumo.

Tutti questi valori saranno al centro del nostro operato, nel nostro territorio, per garantire la conservazione e il sano sviluppo delle peculiarità alimentari, climatiche, ambientali e di tradizione che lo contraddistinguono.


Il Comitato di Condotta ha scelto come fiduciario Filippo Fratini ed è composto da Antonio Attorre, Carmen Attorre, Cinzia Mascetti, Emidio Bachetti, Emidio Mandozzi, Federica Pantaleoni, Luca Fazzini, Maria Antonietta Tisi, Maria Elena Cicchi, Augusto Migliori, Pulsoni Diana, Roberta d’Emidio, Roberto Fioravanti, Leonardo Vergari.
Ci auguriamo di uscire presto da questo periodo di emergenza e distanze umane per iniziare la realizzazione di tanti buoni progetti.