A luglio piano operativo di bonifica e concorso di idee internazionale

A luglio piano operativo di bonifica e concorso di idee internazionale

Polo scientifico tecnologico e culturale che sarà anzitutto un incubatore di impresa che prenderà progetti d'innovazione sul territorio, se ci sono, in Italia oppure all'estero ma per favorire degli startupper che potrebbero essere anche finanziati da capitali privati occorre creare un ambiente favorevole

Ascoli - Due i punti centrali al termine del Tavolo Carbon: un concorso di idee internazionale sugli aspetti architettonici del progetto Ascoli 21e l'approvazione del piano operativo di bonifica entro luglio. La bonifica procederà per lotti con suddivisioni dell'area proprio perché qualora si dovesse anticipare la bonifica nell'area destinata al Polo questa si potrà fare senza rimettere in discussione tutto il progetto approvato. Prima la bonifica interesserà l'amianto: sono 12 mila i metri quadrati su 40 mila nei quali è presente l'elemento inquinante.

Per il concorso di idee – dice Franco Gaspari, presidente di Restart Srl - saranno coinvolte le università, gli ordini professionali locali e non per consentire il maggior contributo di idee su quanto l'amministrazione ha già pianificato.

Si è parlato anche di alcuni contenuti che saranno presenti nel Polo scientifico tecnologico e culturale che sarà anzitutto un incubatore di impresa che prenderà progetti d'innovazione sul territorio, se ci sono, in Italia oppure all'estero ma per favorire degli startupper che potrebbero essere anche finanziati da capitali privati occorre creare un ambiente favorevole.

Le aree tematiche sulle quali si potrebbe agire sono quelle del design che è un tema trasversale, green economy, ambiente e sostenibilità energetica e quello dell'automazione, se ci sono poi altri contributi allo sviluppo del Polo ben vengano, magari temi sulla cultura, sul turismo, sulla gastronomia.

Tutto questo è importante per per il bando relativo agli Iti (Investimenti territoriali integrati, ndr) che finanziano anche la parte immateriale del progetto. Su questo bisognerà stimolare tutti i rappresentati regionali”.

I sindacati hanno sollecitato le istituzioni a coinvolgere Invitalia per creare un accordo di programma come se ne sono fatti diversi in questo periodo in Italia.