Unione Euopea, procedura d'infrazione contro l'Italia per i debiti verso la PA

Unione Euopea, procedura d'infrazione contro l'Italia per i debiti verso la PA

Sandro Gozi: Quello di Tajani è un atto di irresponsabilità contro l’Italia

La  Commissione della Ue ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia in quanto ritiene che il nostro Paese, in pratica,  non applichi la direttiva Ue sul ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione.
Risulta alla Commissione che le imprese non vengono pagate secondo quanto previsto dalle regole UE ma con ritardi che arrivano fino a 210 giorni.
L’Ance e la Confartigianato, più volte avevano denunciato a Bruxelles la violazione della direttiva. Le pubbliche amministrazioni italiane impiegano in media 170 giorni per pagare le imprese che forniscono loro servizi e beni e ben 210 giorni per i lavori pubblici.
La richiesta della procedura d’infrazione era partita dal responsabile dell’Industria Antonio Tajani che  l’aveva confermata circa un mese, fa rispondendo ad una domanda di un giornalista in occasione di un convegno tenutosi a Roma nella sede di Confcommercio Imprese per l’Italia.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sandro Gozi ha giudicato il gesto del commissario Tajani, peraltro agli ultimi giorni del suo mandato,”un atto di irresponsabilità contro l’Italia”.
In proposito il commissario UE, a chi gli faceva osservare che la procedura di infrazione mette in difficoltà il governo Renzi,ha risposto:”nei mesi scorsi ho inviato messaggi,avvertimenti affinchè  le autorità italiane trovassero soluzione per i ritardi della pubblica amministrazione,non è una questione di governo, - ha ribadito- ma di gente che perde ogni giorno il lavoro”.
Ora il governo italiano ha tempo due mesi di tempo per rispondere e se le informazioni fornite non saranno ritenute sufficienti la Commissione invierà una lettera di messa in mora.
Oltre all’Italia, per dovere di notizia,la Commissione ha inviato una comunicazione di messa in mora anche alla Slovacchia, che non ha attuato correttamente nella legislazione nazionale la direttiva sul ritardo dei pagamenti.