Alla Lettonia la presidenza UE per il prossimo smestre

Alla Lettonia la presidenza UE per il prossimo smestre

Questa repubblica baltica, con il 30 per cento di popolazione di etnia russa, fu aggredita ed annessa all’URSS nel 1939 unitamente all’Estonia ed alla Lituania

Matteo Renzi martedì 13, a Strasburgo,  chiudendo il semestre di presidenza italiana della UE ha parlato della necessità per l’Europa di “investire nel successo per superare la crisi ed infine scrollarsela di dosso”.

Rivolto agli eurodeputati ha detto :”è essenziale combattere insieme per superare questa situazione di recessione economica e di austerità. Negli ultimi anni –ha  continuato Renzi – l’Europa ha dato l’impressione di essere troppo concentrata sull’economia, su vincoli e parametri;è stato un errore. E’ essenziale che combattiamo insieme per superare questa situazione di recessione economica e di austerità. Non dobbiamo investire nella paura. Non dobbiamo investire nel fallimento, dobbiamo investire nel successo ed in un futuro per i nostri figli”.

Da ogg la presidenza europea della UE tocca alla Lettonia.                  

Questa repubblica baltica, con il 30 per cento di popolazione di etnia russa, fu aggredita ed annessa all’URSS nel 1939 unitamente all’Estonia ed alla Lituania. La presenza militare sovietica si è conclusa nel 1998 quando con  il crollo del comunismo,si proclamò indipendente.

La Lettonia conta oltre due milioni di abitanti e la sua capitale,Riga, fondata nel 1211, ha ben 150 monumenti architettonici tra cui il Duomo, ricostruito nel 1776, che ospita il più grande organo del mondo con  6718 canne.

Il semestre di presidenza lettone è incentrato su tre priorità fondamentali: la prima l’Europa competitiva il cui obiettivo principale sarà quello di favorire la crescita economica ed occupazionale.

La seconda  l’Europa digitale con l’impegno di accrescere la fiducia nel mercato unico digitale e migliorare la protezione dei dati per la sicurezza dell’informazione.

La terza priorità l’Europa impegnata con una significativa revisione della politica di vicinato sia con i Paesi dell’Europa del sud che dell’Est.           

A maggio si svolgerà a Riga il quarto summit del Partenariato Orientale e sarà l’occasione per individuare strategie da seguire per coinvolgere nel dialogo e nella cooperazione i Paesi dell’Asia centrale.