Katainen a Roma per gli investimenti europei

Katainen a Roma per gli investimenti europei

Le PMI soffrono di carenza di liquidità e questo nuovo fondo dovrà finanziare o cofinanziare progetti o finanziarne le esigenze

E’ iniziata da Roma la due giorni italiana di Jyrki Katainen,Vice presidente della Commissione europea responsabile per l’occupazione,la crescita, gli investimenti e la competitività. La visita si inquadra nella  campagna di comunicazione itinerante che toccherà i 28 Paesi dell’Unione   e per verificare le priorità di ogni Paese , riguardo  il Piano di investimenti della UE il cui valore supera i 300 miliardi di euro.

Nel suo incontro con la stampa presso “Spazio Europa” della Commissione europea, Katainen ha dichiarato:”dopo soli due mesi di mandato, la Commissione europea ha presentato proposte concrete per impegnare 315 miliardi di euro in investimenti pubblici e privati in tutta l’Europa. Il mio messaggio – ha sottolineato il vice presidente – è  investire in settori dell’economia dove crescita ed occupazione sono più necessarie, per avviare progetti di sviluppo ed ottenere il capitale di rischio fortemente necessario alle PMI. Per beneficiare delle nuove opportunità di investimento l’Italia dovrà però attuare le riforme necessarie per creare un contesto nazionale più favorevole agli investimenti .Queste riforme sono di importanza cruciale per il successo della nostra iniziativa, per mobilitare gli investimenti e rilanciare la crescita”.   

Strumento operativo del piano Juncker è il nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) istituito in collaborazione con la Banca europea degli investimenti BEI che si avvarrà di una garanzia di 16 miliardi di euro provenienti dal bilancio UE in combinazione con 5 miliardi di euro impegnati dalla BEI. Secondo stime prudenti l’effetto moltiplicatore del fondo sarà di 1:15, in altri termini ogni euro pubblico mobilitato mediante il fondo dovrebbe generare 15 euro di investimenti privati che altrimenti non sarebbero stati effettuati.  Il fondo concentrerà investimenti in infrastrutture,nella banda larga e nelle reti energetiche, nonché nelle infrastrutture dei trasporti, negli agglomerati urbani, nell’istruzione, nella ricerca e nell’innovazione, nelle energie rinnovabili, nelle PMI e nelle imprese a media capitalizzazione. Il fondo verrà istituito nella primavera del 2015 ed è potenzialmente in grado di mobilitare oltre 315 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi nel periodo 2015-2017.L’obiettivo è che il fondo sia operativo entro la metà del 2015.         

L’idea nuova del FEIS, secondo quanto riferisce Katainen, è di “mobilitare gli investitori privati,altrimenti se puntassimo sugli investimenti pubblici non faremmo che mettere ulteriormente sotto pressione i bilanci. A livello europeo – ha continuato il vice presidente – si sono ridotti gli investimenti pubblici a causa dei vincoli e della situazione economica , ma è triste constatare  che gli Stati quando tagliano i bilanci hanno dato la precedenza nei tagli agli investimenti pubblici e questo ha ridotto tantissimo gli investimenti”.

Katainen ha poi rivelato che:”ho incontrato il Ministro Padoan:l’Italia non ha ancora deciso se e per quale cifra contribuire al fondo. Ho incontrato investitori,banche di investimento, fondi pensioni di diversi Paesi – ha riferito il responsabile europeo per l’occupazione e la crescita – e ci dicono che hanno il dovere di investire in infrastrutture europee avendo molta liquidità, ma il problema è che non trovano progetti sostenibili e redditizi”.

Katainen si è soffermato,infine, sulla situazione delle  PMI che soffrono di carenza di liquidità e questo nuovo fondo dovrà finanziare o cofinanziare progetti o finanziarne le esigenze.

Ha poi puntualizzato che il FEIS “ non distribuisce finanziamenti a fondo perduto ma a tasso inferiore a quello di mercato e volto alla condivisione del rischio”.       

La visita in Italia del Vicepresidente della Commissione europea sarà seguita dalle visite in Germania a fine gennaio,in Croazia,  Repubblica Ceca e Spagna in febbraio in Francia in marzo, con l’obiettivo di toccare tutti i Paesi della UE entro il mese di ottobre del 2015 .