Tre banditi entrano in casa e aggrediscono un'anziana

Tre banditi entrano in casa e aggrediscono un'anziana

La vittima, Vanda Biagioni, ha riportato la lussazione della spalla destra

I rapinatori hanno aggredito la donna, ferendola, e si sono fatti consegnare il denaro che aveva in casa, circa 600 euro. Una notte da incubo a Pesaro, dove una donna di 73 anni ha fatto le spese di una violenza cieca cui però hanno cercato in qualche modo di reagire. Vanda Biagioni era momentaneamente da sola (il marito Giulio Ceccarelli, 74 anni, sarebbe rientrato poco più tardi) in una villa piuttosto isolata sulla Panoramica Ardizio, a Pesaro, quando intorno alle 22,30 hanno fatto irruzione tre banditi incappucciati, quasi certamente stranieri. La donna, che ha riportato ecchimosi su tutto il corpo, in particolare sul volto, e una sospetta lussazione della spalla sinistra (la prognosi è di 30 giorni), ha subito una vera e propria 'Arancia meccanica'. La Biagioni aveva fatto uscire in giardino il cane - un pastore tedesco di 7-8 anni - che sembrava irrequieto, e aveva lasciato le chiavi della porta nella toppa. I banditi hanno avuto così facilitato il loro compito: entrati nella villa hanno intimato all'anziana di condurli alla cassaforte, che però i Ceccarelli non posseggono. Brutale la reazione dei malviventi al diniego della pensionata: uno di loro, armato di pistola, le ha puntato l'arma contro. Poi l'hanno trascinata al pianto di sopra, sperando di trovare in camera da letto gioielli e altri oggetti preziosi. Nel corridoio, uno ha persino versato dell'acqua in bocca alla poveretta che urlava, tappandogliela con una tovaglia. Vanda Biagioni si è però difesa strenuamente: ha dato un morso alla mano di uno dei tre ed è riuscita anche a strappargli il passamontagna. La donna l'ha descritto come un uomo di carnagione scura, ma non ha saputo dire di che nazionalità fossero i suoi aggressori. L'orrore è durato una mezzora. Quando il marito della signora - un rappresentante di commercio di mobili in pensione - è rientrato, i banditi erano già fuggiti con un bottino di 600 euro. In tutto quel trambusto, il cane non avrebbe neppure abbaiato, e a quel che racconta il padrone non sarebbe stato drogato. Non è escluso che i banditi gli abbiano dato del cibo per tenerlo buono. La donna è ancora sotto choc. Sconcertato anche il marito. La villa è protetta da un'alta recinzione, ma non ci sono telecamere né sistemi d'allarme. In 40 anni che i Cicarelli vi abitano, solo una volta ignoti avevano tentato di penetrare all'interno dei giardino, ma in quell'occasione erano stati messi in fuga dal cane. Sull'episodio indaga la polizia. 

Il racconto della Biagioni «Pensavo di morire. Invece sono rimasta viva». E' reattiva e battagliera Vanda Biagioni. «Mi hanno tenuta per 45 minuti con la pistola puntata alla testa - racconta la donna - Poi hanno cercato di soffocarmi mettendomi in bocca un pezzo di tovaglia e dei fazzoletti. In più mi hanno tenuto con la testa sotto, con un ginocchio che mi spingeva a terra». I banditi non l'avrebbero colpita con i bastoni, come si era appreso in precedenza, ma certo non hanno risparmiato all'anziana altre brutali violenze. La donna, però, si è mostrata particolarmente reattiva e addirittura, complici forse le serie poliziesche televisive che hanno abituato un po' tutti a familiarizzare con le modalità investigative, ha addirittura cercato di raccogliere 'prove'. «Ho cercato di strappare capelli o pezzi di carne ai banditi - dice la coraggiosa signora - per farmeli rimanere tra le unghie. Così la Scientifica avrebbe esaminato il mio corpo trovando quelle tracce dei banditi. E li avrebbe forse presi. Invece sono rimasta viva». Ma i segni dell'aggressione si notano eccome: la spalla destra è lussata, il naso è tumefatto per la pressione che i banditi hanno esercitato tenendola con il volto a terra e premendole stracci sulla bocca: «Ho cercato di fare di tutto per respirare. Poi - ricorda - quando hanno trovato i soldi, circa 600 euro, ho deciso di far finta di morire per mandarli via. A quel punto, quando con un fil di voce ho detto che stavo morendo, sono andati in cucina per darmi un po' d'acqua e farmi riprendere. E' stato l'unico momento umano di quei 45 minuti. Poi sono andati via». La caccia ai tre banditi, che secondo la vittima potrebbero essere slavi, è appena cominciata. E la polizia appare fiduciosa.