Trasferimenti a Fermo, ok dall'assemblea del personale

Trasferimenti a Fermo, ok dall'assemblea del personale

Parole di fuoco di Giorgio Cipollini contro il Pd e Fanini

visti i tempi stretti legati a questa bozza,  c'è stato un riconoscimento pressoché unanime sul lavoro svolto dalla delegazione sindacale e dell'impegno, commisurato alle risorse economiche, dell'amministrazione provinciale.
Più di uno ha ricordato che se tutto fosse lasciato nelle mani del Commissario De Feis innanzitutto i dipendenti non avrebbero avuto possibilità di scegliere volontariamente, ma è ipotizzabile una scelta numerica con la classica “accetta”, senza naturalmente parlare di indennità di trasferimento. Entro il 20 gennaio coloro che vorranno optare per la volontarietà di trasferimento dovranno comunicarlo. Con questa bozza d'accordo e con le integrazioni venute dall'assemblea la delegazione sindacale si incontrerà nuovamente lunedì 19 gennaio con l'amministrazione provinciale per sottoscrivere una pre-intesa, mentre nel pomeriggio la giunta provinciale deciderà sulla deliberazione da prendere. Sull'assemblea ha aleggiato fin dall'inizio la pressione della politica.
«Nonostante le pressioni che ci sono state da una parte della maggioranza (PD, ndr) – dice Giorgio Cipollini, Funzione pubblica Cisl – il sindacato ha lavorato non indietreggiando e rispettando il mandato dei lavoratori: evitare il più possibile un trasferimento forzato dei dipendenti a Fermo. Per farvi capire quale sia stato il grado di pressione della politica, vi dico che ho litigato ieri sera con il segretario provinciale del Pd Mauro Gionni che ha affermato che tanto questo accordo non passa». Giorgio Cipollini ha poi risposto alle accuse, forse strumentali di Domenico Fanini, che implicitamente per un punto sulla bozza intendeva far balenare interessi privati per lo stesso Cipollini o per quanti altri si trovassero in condizioni di comando, distacco o aspettativa.
«E' ora di finirla Fanini – dice Cipollini – con battaglie personali che durano da trentanni. Hai tentato per tutti questi anni di farmi le scarpe, non ci sei riuscito, sei fuori dal sindacato, ora basta. Eppoi vieni qui a criticare la bozza, dici che vuoi migliorarla, ma stasera vai a fare una manifestazione (incontro con Savino Pezzotta, ndr) con Gionni che ha detto che non passerà mai». Domenico fanini aveva anche chiesto una votazione segreta da parte dei dipendenti sulla bozza. In precedenza era intervenuto Dante Merlonghi che ha proposto di fermare tutto e non procedere con la trattativa. Mauro Martini (Uil) ha chiesto garanzie sulla copertura economica dell'accordo che si andrà a sottoscrivere. Pino Marucci ha evidenziato che il tempo gioca a sfavore del personale e che quest'accordo è il migliore che possa farsi a favore dei dipendenti.
Alcuni dipendenti hanno evidenziato la disparità di trattamento nel trasferimento dei dirigenti, ma è ovvio che si tratta di contratti diversi sia dal punto di vista normativo che economico. Ribadita dal sindacato che senza l'approvazione delle stabilizzazioni dei precari questa bozza d'accordo non avrebbe senso. I numeri sarebbero tutti sballati. La stabilizzazione è subordinata all'approvazione del bilancio provinciale che dovrebbe avvenire entro il 31 gennaio.