Traffico d'arte, Ascoli la provincia più colpita

Traffico d'arte, Ascoli la provincia più colpita

Recuperati due dipinti che in realtà erano 'tagli' di un quadro più grande trafugato nel 1986

2.100 reperti archeologici e 839 paleontologici; contro i 908 del 2007) e denunciato 161 persone, di cui 12 arrestate. E' il bilancio tracciato oggi dal comandante, ten. Salvatore Strocchia, durante una conferenza stampa congiunta con il direttore dei beni culturali delle Marche Paolo Carini e il comandante della compagnia Ancona, cap. Luca Staro.
Lo scorso anno le Marche, con 34 furti perpetrati, si sono posizionate al nono posto tra le regioni italiane con il maggior numero di sottrazioni di opere d'arte, che vede al primo posto il Lazio con 158 furti.
La maggior parte dei furti (18), sono avvenuti in chiese e istituti religiosi, gli altri ai danni di privati (15) e di enti pubblici (1). Nessun furto invece nei musei.
Tra le province più colpite dal traffico di opere d'arte (tra furti e recuperi), svetta Ascoli Piceno. Seguono Macerata e Fermo e poi Ancona e Pesaro sullo stesso piano. A Pesaro però sono stati scoperti due dei tre scavi clandestini del 2008 (il terzo è avvenuto ad Ancona). Recuperate anche 21 opere false. In aumento anche i controlli, cui hanno collaborato il Nucleo elicotteri dei carabinieri Falconara e l'Arma territoriale, saliti dai 93 del 2007 ai 164 dello scorso anno.
Tra i beni recuperati, anche anfore romane e greco-italiache risalenti anche al terzo secolo a. C., un tabernacolo in legno scolpito risalente al 1565 trafugato in una chiesa di Amatrice (Rieti) nel 1996 e recuperato a giugno a Montefortino (Ascoli Piceno). Particolare, la scoperta ad Ascoli Piceno, nel febbraio scorso, di due dipinti che in realtà erano 'tagli' di un quadro più grande ("Liberazione di prigionieri da parte di San Leonardo" del XVIII secolo) trafugato nel 1986 in una chiesa della Carinzia (Austria).