Traffico ad Ascoli: più pattuglie e vigili, meno dossi

Traffico ad Ascoli: più pattuglie e vigili, meno dossi

Per dissuadere la velocità, bastava lasciare le voragini sulla strada anzichè spendere soldi

«Cari sindaco Castelli e assessore Silvestri, vi scrivo perché dopo aver parlato e sentito parlare per settimane, con le persone che si incontrano quotidianamente, delle questioni che riguardano la viabilità nella nostra splendida città, ho deciso che era ora di fare qualcosa di costruttivo, e non solo critico. Ho deciso di scrivere questa lettera per esporre il mio punto di vista, con la speranza che possa essere un umile spunto per allargare la visione del vostro operato. Recentemente è stata resa pubblica la notizia dell'imminente installazione dei rilevatori di velocità (autovelox) in varie parti della città; sono stati anche annunciati nuovi dissuasori di velocità (dossi), e quindi parto da questo punto: se dovessi scegliere un modo per "costringere" i cittadini a rispettare i limiti di velocità presenti nel territorio, opterei sicuramente per gli autovelox, e non per i dossi.
Questo perché l'autovelox non pregiudica il comfort di guida, una volta installato avrà bisogno di manutenzione periodica, ma sicuramente meno di quanta ne potrebbero aver bisogno i dossi. In termini di costi quindi, sono sicuramente più vantaggiosi. Inoltre sono uno strumento molto efficace, dal momento che se qualcuno supera il limite viene multato, e difficilmente lo rifarà, mentre i dossi permettono comunque di tenere un andatura discreta, seppure tra mille inconvenienti. D’altra parte il mio pensiero è che più di tutto si sente il bisogno del buon senso delle persone, e non di strumenti così rigidi. Credo che una persona razionale sia in grado di capire se su una strada, in una determinata situazione e una determinata ora può permettersi di andare a quei 10 Km/h in più perché magari ha un appuntamento importante, senza compromettere la vita e l’incolumità di alcuno. Ci debbono essere dei limiti ovviamente, sarebbe pura follia permettere di andare in centro a 100 Km/h, ma questi limiti dovrebbero essere un minimo tolleranti.
Ho letto dichiarazioni del sindaco sul fatto che una vita salvata vale più di tutti i disagi arrecati agli automobilisti. Ma non c'è un modo per salvare quella vita cercando di assicurare anche un trasporto sereno agli automobilisti? C'è l'imbarazzante, e ripeto imbarazzante, situazione in cui lungo le strade si viene a trovare uno splendido e appena realizzato dosso, con la vernice ancora fresca delle sue belle strisce gialle, e tutt'intorno asfalto rovinato, degradato, pieno di buche e di pericoli. A me sembra paradossale. Se bastava deturpare il fondo stradale per dissuadere la velocità, bastava lasciare le voragini che si formano naturalmente, non c'era certo bisogno dei dossi.
Non sono un esperto, ma immagino il disagio in caso di emergenza che tutti questi scossoni possano dare a medici e malato in un'ambulanza, oltre ai disagi arrecati anche alle persone che hanno altri tipi di fastidi tutti i giorni, senza bisogno di essere in gravi condizioni. Credo che l'obiettivo debba essere quello di assicurare un'infrastruttura di trasporto efficiente, curata, che però sia utilizzata con rispetto delle norme, rispetto che sia garantito attraverso strumenti di controllo, non di dissuasione invasiva.
Più pattuglie sulle strade a monitorare le velocità? Sì. Più vigili a multare chi sulla strada non assume un comportamento adeguato? Sì. Maggiore controllo, non maggiori disagi.
E qui arriviamo al secondo punto. Il fatto che l'amministrazione pensi ai dossi, pensi agli autovelox e non pensi invece a quelle che sono gli aspetti di base della viabilità che, quando non curati, sono davvero la fonte di incidenti, di ansia, di disagi e pericoli per il cittadino: segnaletica, visibilità e rispetto per gli altri. Per quanto riguarda la segnaletica, e mi riferisco in particolare a quella orizzontale, siamo arrivati a una situazione drammatica, in cui in moltissime parti della città la segnaletica è ormai quasi invisibile, oppure non c'è affatto. Ma come è possibile che gli automobilisti possano capire quale comportamento tenere se non è presente quella che dovrebbe essere la segnaletica principale? Come fare a capire se una persona deve posizionarsi a destra o sinistra in base a dove deve svoltare se non ci sono le frecce che lo indicano? Come fare a dare un riferimento agli automobilisti meno esperti che, in assenza di righe sull'asfalto, tendono sempre a posizionarsi in mezzo alla strada? A mio parere questa è la priorità assoluta per quanto riguarda la viabilità.
Una segnaletica chiara e visibile è il miglior modo per effettuare la prima forma di prevenzione di qualsiasi incidente. Ovvio che poi la segnaletica va rispettata: quante volte ho visto lungo le strade vetture parcheggiate lungo le corsie di immissione ad altre strade (ad es., regolarmente, nella corsia di immissione dallo stadio alla circonvallazione, direzione Monticelli), quante volte parcheggiate a ridosso di incroci stretti, laddove la segnaletica lo vieterebbe per non ostruire la visibilità di chi è fermo allo stop. Bisogna eliminare questi atteggiamenti, bisogna andare in giro a vigilare, a punire chi ha un comportamento arrogante, irrispettoso, menefreghista o opportunista nei confronti degli altri automobilisti e cittadini in generale. Per fare un altro esempio: come è mai possibile che ogni giorno, a ogni ora, ci sia una serie di macchine ferme nella corsia di destra di Corso Vittorio Emanuele e nessuno sia mai presente e fare multe in sequenza? Si è costretti a fare lo slalom, e questo non è guidare, questo è puro pericolo, e non è tollerabile in nessun modo. Bisogna estirpare questi atteggiamenti, in modo definitivo. Questo è vero controllo, questa è la prevenzione di cui abbiamo bisogno sulle strade, non i dossi.
Per continuare: sono state costruite rotonde che, per quanto riescano a far scorrere il traffico in modo abbastanza fluido, creano non pochi disagi a chi le percorre. In molte di esse c'è un serio problema di visibilità e di confusione, in quanto ci sono strade troppo vicine che confluiscono nello stesso punto. Bisogna valutare questi inconvenienti quando si fanno certi lavori, e farlo richiede una attenzione maggiore, più puntuale, di un livello assai maggiore a quello attuale. Per allargare il discorso, potrei far notare come la nostra città è piena di incuria, è ricca di barriere architettoniche, ed è evidente la trascuratezza che si ha nei confronti dei problemi di tutti i giorni, sia degli automobilisti, sia dei pedoni e delle altre categorie.
Si pensa a piazzare dossi, e sistemare autovelox, a buttare soldi (quei pochi soldi che immagino l'amministrazione abbia a disposizione) per sistemare insegne luminose e inutili degne di una discoteca, invece che convogliare quelle poche risorse per creare un ambiente più vivibile, più confortevole, più adatto a una stupenda cittadina come la nostra che potrebbe essere davvero il fiore all'occhiello delle Marche, e uno dei più importanti del Centro Italia. Ci meritiamo tutto questo, Ascoli si merita la stessa cura e passione che ci hanno messo i nostri antenati nel costruirla. Dobbiamo renderla una città migliore, un ambiente sereno e accogliente, non un caos pieno di frustrazione e di mancanza di rispetto».
Andrea Di Benedetto