Cgil Cisl e Uil: I Protocolli condivisi permettono la continuità produttiva

Cgil Cisl e Uil: I Protocolli condivisi permettono la continuità produttiva

Nella recrudescenza dell’emergenza sanitaria si costruisca insieme la strada della prevenzione e della mappatura del contagio.

Ascoli - Siamo di fronte alla recrudescenza del virus che dilaga nella società e, quindi, anche nei luoghi di lavoro.


Una parte di aziende ha avuto grande senso di responsabilità nel confrontarsi e nel farsi carico della gestione della pandemia.


Tuttavia riteniamo che adesso si entri in una fase diversa, dove i Protocolli aziendali di sicurezza anti contagio restano un punto fermo da cui partire e pratiche imprescindibili per poter lavorare, ma necessitano di essere rispettati e implementati, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei casi di positività, di quarantene derivanti dai contatti tra persone, e di prevenzione.


Nella provincia di Ascoli Piceno si verificano situazioni differenti tra loro e solo alcune aziende monitorizzano la totalità dei loro dipendenti mentre in molte aziende si interviene solo su specifici casi, attendendo comunicazioni dall’Area Vasta, che puntualmente non arrivano, ben sapendo della difficoltà del Servizio Pubblico, di tracciare i casi positivi.


CGIL CISL e UIL di Ascoli Piceno valutano indispensabile che le aziende del territorio convochino o costituiscano i comitati aziendali anti contagio, come previsto dalla normativa, che individuino, nel rispetto della privacy delle persone e quando se ne verifichi il bisogno, i percorsi più adeguati di screening e tracciatura dei propri dipendenti per garantire la salvaguardia delle stesse aziende, nel momento di massima risalita della curva dei contagi, mettendo così le persone in condizioni di maggiore sicurezza e tranquillità.


CGIL CISL e UIL di Ascoli Piceno chiedono con forza l’intervento e monitoraggio del Pubblico. Le Istituzioni, delegate alla gestione della sanità, possono supportare, attraverso convenzioni e/o sovvenzioni, quelle imprese cui chiediamo di svolgere un ruolo di utilità pubblica e sociale.


Tutti insieme possiamo gestire questa difficilissima ed imprevedibile situazione: le lavoratrici ed i lavoratori fino ad oggi hanno dato massima disponibilità ed hanno fatto e faranno la loro parte.