Con i carotaggi sotto la supervisione dell'Arpam oggi riprendono le attività di bonifica per la vasca di prima pioggia dell'area ex Sgl Carbon: importante segno di ripartenza dopo la pandemia

Con i carotaggi sotto la supervisione dell'Arpam oggi riprendono le attività di bonifica per la vasca di prima pioggia dell'area ex Sgl Carbon: importante segno di ripartenza dopo la pandemia

Vista la particolare efficienza del Commissario Straordinario per le Bonifiche Vadalà è facile prevedere un'accelerazione per il progetto ascolano che potrebbe vedere l'inizio dei lavori del sarcofago per gli inizi del 2022. 

Ascoli - Nella "palude" estenuante della pandemia il tempo si è fermato, ma ora l'aria di ripartenza sta coinvolgendo un po' tutte le attività e oggi c'è un altro importante segnale per Ascoli Piceno: sono iniziate le attività preliminari alla realizzazione del “sarcofago” per la vasca di prima pioggia dell'area ex Sgl Carbon.


Stamane, sotto l'occhio vigile dell'Arpam con il geologo Fabio Galiè e dei suoi colleghi, sono iniziati i carotaggi nell'area dell'ex discarica (vasca di prima pioggia) della quale si sta occupando il generale Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario per le bonifiche.


Considerando che il Commissario da quando si è insediato ha portato a termine la bonifica di più della metà delle 50 aree inquinate in Italia nell'arco di 2 o 3 anni, è facile prevedere un'accelerazione per il progetto ascolano che potrebbe vedere l'inizio dei lavori del sarcofago per gli inizi del 2022. Si dovrà fare la gara per un progetto che parte da una progettualità già approvata in precedenza che ora vede un semplice aggiornamento proprio sulla base di questi nuovi esami ambientali.


Sgl Carbon è divisa in 3 aree: ex discarica, detta anche vasca di prima pioggia, area stabilimento e area golenale che è quella vicina alla sponda fiume e una parte di questa confina anche con la vasca di prima pioggia.


L'area della vasca di prima pioggia è passata sotto la gestione del Commissario straordinario per le bonifiche, il generale Vadalà che sta attuando una Misp (messa in sicurezza permanente) che da diversi anni è più nota come “sarcofago”.

Una scelta obbligata perché con il trasporto di quei rifiuti oltre all'enorme costo si sarebbe di fatto scelta una via molto inquinante.


L'Arpam, che in questa fase è di supporto all'azione del Generale Vadalà, nelle varie riunioni ha chiesto di fare questi carotaggi ai fini progettuali, perché in precedenza in quell'area di carotaggi non ne erano stati fatti tanti, ora servono soprattutto per calcolare bene a che profondità arriva il diaframma, dove arriva la roccia più dura, per dare quindi una visione più chiara a chi deve realizzare il progetto.


Il senso dei carotaggi più che caratterizzare il terreno a livello ambientale va dunque nella direzione di facilitare la fase progettuale.


Verranno comunque fatti dei campionamenti per verificare lo stato dei terreni e delle acque.


I carotaggi sono stati appaltati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, quindi dal Commissario straordinario Vadalà, ed è stata una ditta locale ad aggiudicarsi la gara.


Con tutta probabilità, con il supporto anche di alcune università verranno fatti degli studi anche sull'area golenale anche se al momento non è stato deciso in che modo e in quali tempi.