2 giugno, l'alba della democrazia

2 giugno, l'alba della democrazia

L'iniziativa propone manifesti, liste, elenchi, lettere ed altri documenti

I VISITATORI DELLA MOSTRASi doveva scegliere la forma istituzionale dello Stato: il mantenimento della Monarchia o la proclamazione della Repubblica. Quel momento fondamentale della storia del nostro Paese, gli adempimenti che prepararono il referendum e l’elezione dell’Assemblea costituente, gli accadimenti legati alle elezioni sono oggetto della mostra  “L’alba della democrazia” che l’Archivio di Stato di Macerata con il concorso della Provincia, del Comune e della Prefettura, ha allestito nei locali al piano terra del teatro “Lauro Rossi” a Macerata. 
L’esposizione, inaugurata alla presenza del prefetto Ferdinando Buffoni, del sindaco Meschini e del vice presidente della Provincia, Caporalini, è visitabile fino al 6 giugno  (ore 10-12 e 18-20) e s’inserisce tra le iniziative coordinate dal Comitato per la valorizzazione della Cultura della Repubblica per celebrare il 61° anniversario della Repubblica italiana e il 60° della Costituzione.
La mostra, presentata dalla direttrice dell’Archivio di Stato, Maria Grazia Pancaldi, propone manifesti, liste, elenchi, lettere ed altri documenti delle Prefettura e dei Comuni inerenti quel “transito istituzionale” che le tragedie della guerra avevano reso particolarmente sentito da tutta la popolazione. In provincia di Macerata la partecipazione al voto fu molto alta: 171.782 elettori pari al 91,6% degli aventi diritto. Dei 160.672 voti validi, 56.072 furono favorevoli alla Monarchia, ma quasi il doppio, 104.600, furono a favore della Repubblica. Questi ed altri dati sulle elezioni dei deputati all’Assemblea costituente sono riportati in un libretto in distribuzione gratuita nei locali della mostra. In copertina è riprodotto il manifesto affisso per le strade di Macerata per festeggiare la proclamazione della Repubblica.

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