Uccise il rivale in amore, pena di 20 anni

Uccise il rivale in amore, pena di 20 anni

Il difensore dell'imputato ha annunciato ricorso in appello.

Tre ore di camera di consiglio, poi la Corte d'assise di Macerata ha deciso. Giouseppe La Rana è stato condannato a 20 anni di reclusione. Quarantasei anni,un anno e mezzo uccise a coltellate, il presunto rivale in amore Ramiro Morelli, 60 anni, che, secondo la sua versione dei fatti, gli insidiava la fidanzata Tania Sedova, badante della madre di Morelli.  
Gli avvocati della parte offesa si erano battuti per il riconoscimento della premeditazione e della crudeltà (dopo aver ucciso Morelli, l'omicida  infierì senzia pietà sul corpo, che era stato datoalla fiamme perché non fosse riconosciuto).   Il difensore dell'imputato, Federico Valori, nella sua arringa ha insistito sulla provocazione da parte della vittima nei confronti di La Rana, che quindi avrebbe agito in uno scatto d'ira, senza premeditazione. Questa difesa non ha funzionato. La Corte d'assise ha invece riconosciuto la premeditazione. Annunciato ricorso in appello.

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