Ventidio, l'8 dicembre Shel Shapiro in concerto

Ventidio, l'8 dicembre Shel Shapiro in concerto

Nell’ambito dell’iniziativa " ’68 - L’ultimo tentativo effettuato per cambiare (in meglio) il mondo"

Pioniere della musica rock in Europa e uno dei padri della canzone italiana a partire dagli anni Sessanta, mitico leader dei The Rokes, Shapiro ha proseguito la sua carriera come autore arrangiatore e produttore (Mina, Patty Pravo, Gianni Morandi, Mia Martini, Riccardo Cocciante e molti altri).
Nel 1963 Shel Shapiro debutta in Italia col suo primo gruppo, gli Shel Carson Combo, in cui inizialmente suona e poi ne diventa il cantante. Il gruppo cambia nome in The Rokes e accompagna Rita Pavone nel suo spettacolo Gian Burrasca. Nel 1970 i Rokes chiudono, ma Shapiro continua a cantare come solista: incide due album di canzoni scritte da lui, che non avranno grande riscontro di vendite, poi decide di riproporsi come autore, arrangiatore e produttore per molti interpreti della canzone italiana.
Fra i brani composti da Shapiro ci sono "Era" per Wess e Dori Ghezzi, "E poi" per Mina, "Non ti bastavo più" per Patty Pravo, "Quante volte" per Mia Martini, "Stupidi" per Ornella Vanoni.Come produttore ha lavorato, tra gli altri, per Gianni Morandi, Rino Gaetano, i Decibel ed il primo Enrico Ruggeri, Ombretta Colli, Luca Barbarossa, David Riondino. Nel 2000, con la complicità di Cochi e Renato, torna a una passione giovanile: la recitazione (era sua la strepitosa caratterizzazione di un monaco in Brancaleone alle crociate). Partecipa a Nebbia in Val Padana serie su RaiUno ed è in Il nostro matrimonio è in crisi di Antonio Albanese, nel 2006 recita nel film Il giorno + bello opera prima del regista ascolano Massimo Cappelli. Ha preso parte anche alla fiction "Anna e i cinque" su canale 5 con Sabrina Ferilli, andata in onda nelle scorse settimane.
“Sarà una bella società” è uno spettacolo prodotto da Promo Music per il Mittelfest 2007, scritto da Edmondo Berselli e Shel Shapiro con la regia di Ruggero Cara.
"Raccontare la storia di alcune generazioni, con lo strumento popolare delle canzoni, e con la voce e il volto di un protagonista che si presenta sul palcoscenico ad evocare una storia con la sua stessa presenza: la voce, la chitarra, l’immagine anche fisica di Shel Shapiro rappresentano un esercizio mentale irresistibile, che serve per recuperare il clima di un’epoca, lo spirito del tempo, l’intera psicologia di chi ha attraversato gli anni Sessanta e Settanta." Queste le parole di Berselli per descrivere la scelta di uno spettacolo concerto che raccontasse il fermento di quegli anni. Lo spettacolo è una conversazione rivolta al pubblico quasi come una confidenza, per indurlo a ricordare con le canzoni eseguite o solo accennate, con le parole cantate da un protagonista che ricorda, con amore, ma senza rimpianti, il tempo passato. Usando le parole di Shel Shapiro, “il concerto-spettacolo è un tentativo di dire come eravamo e per vedere come siamo diventati, sapendo che quei tempi non torneranno, ma li si può fare rivivere, risentire, in modo che ci appartengano ancora e che li sentiamo ancora nostri”.  
Lo spettacolo sta registrando il tutto esaurito in ogni città d’Italia in cui viene replicato dal luglio 2007, quando debuttò, e prevede repliche fino ad aprile 2009.
Shapiro sarà accompagnato sul palco da cinque musicisti: Daniele Ivaldi (chitarra e voce), Luigi Mitola (chitarre, mandolino e voce), Alessandro Giulini (pianoforte, fisarmonica, keyboards e voce), Mario Belluscio (basso elettrico, acustico e voce), Ramon Rossi (batteria e percussioni).
I biglietti possono essere acquistati presso la biglietteria del Teatro Ventidio Basso e del PalaFolli. I prezzi variano da Euro 20,00 per la platea, a Euro15,00 per palchi laterali ed Euro 10,00 per il loggione.
Per informazioni è possibile chiamare lo 0736-352211.

’68 - L’ultimo tentativo effettuato per cambiare  (in meglio) il mondo
"Sarà una bella società" si inserisce all’interno di una serie di manifestazioni volte a ricordare ed analizzare quello che ha rappresentato per la società italiana l’anno 1968. Il Cineclub, nell’ambito dell’iniziativa " ’68 - L’ultimo tentativo effettuato per cambiare  (in meglio) il mondo",  presenta venerdì 28 novembre alle ore 21, 30 presso la Sala Docens, Piazza Roma di Ascoli Piceno "Framenti 2’, di Giovanni Spagnoletti. Gli altri appuntamenti sono previsti venerdì 5 dicembre alle ore 21, 30 con "Framenti 1 ’’ e venerdì 12 dicembre alle ore 21, 30 con "Framenti 3’’.
I film di montaggio originali dedicati al cinema intorno al  sessantotto  dai critici Steve Della Casa (framenti 1 cinema popolare), Italo Moscati (framenti 3 documentario) e Giovanni Spagnoletti (framenti 2 d’autore) propongono attraverso “frame” opere diversissime, da Leone a Franco e Ciccio, da Pasolini e Bertolucci, a Godard, Resnais, Antonioni, Brook, ricreando il clima di un epoca. «Il sessantotto italiano è stato il più lungo del mondo - spiega Steve Della Casa - è durato una decina d’anni, con nomi come Pier Paolo Pasolini, Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci.
Ma anche Dario Argento, Lucio Fulci, Salvatore Samperi, Sergio Corbucci, Piero Vivarelli: le loro scelte personali hanno a che fare con la contestazione, proprio come quelle di Lou Castel, John Garko, Frank Wolff. Ma di Sessantotto parlano anche Franco e Ciccio, Edwige Fenech». Presenterà la serata del 28 novembre Ercole Cavatassi, insegnante di filosofia.