Imprese in crisi, ci aspettano 35 miliardi di fondi europei

Imprese in crisi, ci aspettano 35 miliardi di fondi europei

Ad attendere anche gli italiani c’è una vera e propria montagna di soldi, ben 344 miliardi di euro. Tralasciando i fondi diretti ovvero quelli gestiti dalle varie direzioni generali di Bruxelles e Lussemburgo, che prevedono però il coinvolgimento di almeno tre stati membri,per le imprese e gli enti italiani ci sono i fondi strutturali.
Si tratta di fondi gestiti da tutte le regioni che nel budget 2007 – 2013 ammontano a circa 344 miliardi di euro. La fetta destinata all’Italia oscilla tra il 12,5 ed il 15 per cento del budget complessivo ed in questo settennato ammontava a circa 43 miliardi di euro.
“Di fatto – precisa Elisabetta Gardini europarlamentare del Pdl –ci sono a disposizione per i fondi strutturali circa 6 miliardi di euro all’anno da destinare a 18 capitoli di spesa”.
La cruda realtà è che l’Italia dal 2007 ad oggi ha utilizzato solamente il  18,2 per cento di questi fondi posizionandosi al penultimo posto tra i 27 stati membri, seguita solo dalla Bulgaria. Tradotto in parole povere significa che ci sono ancora oggi a disposizione – e per un anno ancora – ben 35 miliardi di euro.
E’ auspicabile che prima o poi qualcuno se li vada a prendere questi soldi. Nei diciotto capitoli di spesa sono previsti 11,2 miliardi per i trasporti, 9,6 miliardi per la ricerca e l’innovazione delle imprese,2,2 miliardi per la comunicazione e l’informatizzazione, e poi sicurezza ambientale, energia, il rischio idrogeologico, il turismo, la cultura, il sostegno alle aree sottosviluppate ed altro ancora.
Per il periodo che va dal 2014 al 2020 saranno complessivamente stanziati 376 miliardi  di euro ma chissà  se le nostre regioni riusciranno ad incassarli a beneficio di tutti i cittadini.

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