I risultati del progetto 'Vivi 5 giorni da manager'

I risultati del progetto 'Vivi 5 giorni da manager'

Presentati sabato sera all’ISTAO i risultati del Progetto Vivi 5 giorni da manager, che ha messo 19 giovani universitari in azienda a fianco di un dirigente.

Ancona - 19 x 14 x 95, questi i numeri della prima edizione di Vivi 5 gg da manager. 19 i giovani che hanno partecipato, 14 le aziende che hanno aderito, 95 le giornate totali di esperienza vissuta a contatto con i manager. In tutto quasi 800 ore di affiancamento tra giovani e manager.

E sabato sera all’ISTAO alcuni giovani e manager ci hanno raccontato in diretta quest’esaltante esperienza, in quella che è parsa la cronaca di un bel reality. Perché, più che i numeri, sono le esperienze, di cui i giovani hanno già fatto tesoro, che contano.
Ragazzi (11) e ragazze (8) in gamba, selezionati accuratamente dai corsi di Ingegneria ed economia dell’Università Politecnica delle Marche e ansiosi di sperimentare sul campo nozioni studiate per anni solo in teoria. Questi giovani, dopo una giornata di formazione presso ISTAO, hanno iniziato la primavera scorsa a curiosare, assorbire come spugne e dare il massimo per essere per 5 giorni l’ombra del proprio manager, scelto tra i dirigenti associati a Manageritalia e Federmanager.

"L’esperienza – dice Paolo Moscioni, presidente Manageritalia Ancona e Marche – è stata straordinaria per i giovani, per i manager e per tutti noi che l’abbiamo voluta e realizzata. Ci ha insegnato che collaborando possiamo far veramente funzionare in sinergia i nostri anelli, quello dell’Università, di ISTAO, di Manageritalia e Federmanager e quindi delle aziende e dei manager, che fanno parte di quella stessa catena che deve formare i giovani, farli entrare nel mondo del lavoro, gestirli, farli crescere e continuare a formarli come tutti gli altri lavoratori. Nel 2015 replicheremo Vivi 5 giorni da manager, ma faremo molto di più, perché insieme possiamo fare tanto per il territorio. Vorrei che arrivassimo a fare almeno 30 giorni all’anno di contaminazione tra Università e mondo del lavoro, con docenti e studenti e imprenditori, manager e lavoratori che “collavorano”, lavorano collaborando, negli snodi base del lavoro e della competitività oggi".

"In un momento come questo – dice Roberto Roccheggiani, presidente Federmanager AN PU – di estrema difficoltà per l’occupazione di tutti, soprattutto per quella dei giovani nella importantissima fase di primo inserimento nel mondo del lavoro, questo progetto permette di avvicinarlo in modo privilegiato affiancando i dirigenti. È compito dei manager guidare e far funzionare al meglio le aziende, ma anche di aiutare il territorio portando il loro contributo di conoscenza, competenza e esperienza a tutti, soprattutto ai giovani".

" Diversamente da quanto accade in generale in Italia, nella nostra regione – afferma Giuliano Calza, Direttore Generale ISTAO e Presidente AIDP Gruppo Marche si verifica una diminuzione della propensione delle imprese ad inserire figure specialistiche e tecniche. Si sta assistendo ad una riduzione della richiesta di scolarità intesa come assunzione di laureati e diplomati. Mi preme però sottolineare che già dal 2014 un laureato su 3 è di difficile reperimento (34,4%) e che una volta entrati in azienda 8 laureati su 10 (80,7%) avranno bisogno di ulteriore formazione con corsi interni o esterni alle imprese. Infatti, le imprese sentono, e sentiranno sempre più, la necessità di inserire figure preparate nel proprio organico e questo è l’impegno di ISTAO la cui missione è, da sempre, quella di formare persone autonome, capaci di pensare liberamente e diventare i leader di domani".

" L’originalità del progetto – dice Gian Luca Gregori, prorettore Università Politecnica delle Marche – si esprime in tre parole chiave: timing (anticipare il contatto fra domanda e offerta di lavoro), esperienza (verificare le attitudini e le aspirazioni dello studente portandolo sui luoghi di lavoro) e perseguimento della “terza missione” dell’Università, cioè ricerca, didattica e rapporto con le imprese e il territorio".

Ma torniamo a quanto avvenuto, alla cronaca del reality, sentendo i protagonisti.

Come Manuel, che ha assaporato il fascino di una grande raffineria, l’Api di Ancona, seguendo ogni passo di Monica Mais, direttore tecnologico d'impianto, tra riunioni, incontri con l'Amministratore Delegato, azioni da intermediario, da organizzatore e da paciere, telefonate in inglese, ritmi frenetici. Un’esperienza indimenticabile per lui quella di indossare finalmente tuta e casco da petroliere e ammirare da vicino un gassificatore da 700 milioni di euro!

Federica invece ha scoperto un settore, quello sanitario e della riabilitazione, dinamico, complesso e con grandi potenzialità di sviluppo, grazie a Lorenzo Buldrini direttore amministrativo Istituto di Riabilitazione Santo Stefano.
Ha approfondito l’amministrazione attraverso operazioni molto diverse come la gestione del ciclo attivo - passivo, la partecipazione a un collegio sindacale, l’implementazione di un’operazione di leasing finanziario e attraverso trasferte presso strutture del gruppo dove sono state affrontate le problematiche organizzative dell’integrazione di una struttura recentemente acquisita.
O ancora Francesco entusiasta dell’affiancamento a Gino Romiti, direttore innovazione Gruppo Loccioni, che gli ha permesso di considerare come oltre a ricerca, tecnica e innovazione tecnologica serva soprattutto stare connesso al mondo reale e avere un ottimo rapporto con le persone.
Ma soprattutto che gli ha trasmesso che molto del lavoro di un buon manager sta nel saper ascoltare, nel capire chi si ha di fronte e come un rapporto, un incontro, possa essere canalizzato per ricavarne benefici.

E i manager?
Tutti entusiasti, perché seppure abituati a favorire e far crescere i giovani in azienda – tant’è che secondo una recente ricerca di Manageritalia su manager e italiani i dirigenti sono ritenuti i tutor per eccellenza di tutti i collaboratori, ma soprattutto dei giovani – hanno vissuto quest’esperienza in un’ottica ancora diversa dal loro solito rapporto con i giovani che entrano in azienda. Tant’è che Renzo Libenzi, direttore generale Loccioni, dice: "Noi di giovani ne vediamo e ne assumiamo tanti, ma l’esperienza di averne uno, con il quale non c’è nessun rapporto, che mi segue per 5 giorni è stata del tutto nuova. Senti l’impegno di dargli tutte le occasioni e gli strumenti per capire cos’è e com’è il mondo del lavoro e certo poi di fargli apprezzare il manager e la sua professione che non è comandare, ma gestire e far collaborare persone verso obiettivi comuni".


Giovani e Lavoro

L’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani è ormai drammatico in Italia e nelle Marche e rischia di peggiorare spingendo ancor più i giovani a disertare sempre gli studi superiori e universitari. Basti pensare che il 2013 si è chiuso con una disoccupazione totale dell’11,1% nelle Marche (11° posto nella classifica regionale) e, passando a livello provinciale, del 9,8% a Pesaro e Urbino (48° posto nella classifica provinciale), dell’11,4% a Ascoli (57°), dell’11,5% a Ancona (60°) e del 13,1% a Macerata (70°). Anche pensando che la disoccupazione media nazionale è del 12,2%, non siamo messi benissimo. La disoccupazione giovanile, sempre in regione, è poi, come noto, ancora più alta: 36,1% (40% Italia) per i 15-24enni e 13,7% (17,7% Italia) per i 25-34enni.

Se poi consideriamo il tasso di 30-34enni che ha conseguito un titolo universitario, l’Italia è messa malissimo e si attesta al 21,7% (17,2% uomini e 26,3% donne), contro il 35,8% (31,6% uomini e 40% donne) della media Ue27. Le Marche non fanno molto meglio con il 22,4% (16,6% maschi e 28,3% donne). Pochi, infine, gli under 40 che hanno raggiuto la dirigenza: 124 (8,4% del totale) nelle Marche, contro 13.798 (11,2%) in Italia.

La presenza manageriale nelle Marche è scarsa: solo 0,38 dirigenti ogni cento dipendenti in regione e 0,52% ad Ancona (Pesaro e Urbino 0,37%, Ascoli Piceno e Macerata 0,28%). Tutto questo, contro una presenza, seppur scarsa nei confronti internazionali, del 1% in Italia e del 2,5% a Milano, che non lascia spazio alcuno per pensare di ritrovare forza e slancio per l’economia e le aziende regionali che devono ormai competere su un mercato globale.

VIVI 5 GIORNI DA MANAGER è il progetto – promosso da Manageritalia e Federmanager, Università Politecnica delle Marche e ISTAO – nel 2014 ha coinvolto 19 laureandi e 14 aziende offrendo ai giovani talenti selezionati l’opportunità di vivere per 5 giorni un’esperienza lavorativa in azienda affiancando un manager. Un’esperienza sul campo per capire cos’è il mondo del lavoro, chi è e cosa fa il dirigente, apprendere utili competenze manageriali per indirizzare il proprio futuro professionale e avere magari un’opportunità di inserimento nell’azienda. Un’esperienza preceduta da un giorno di formazione presso il prestigioso ISTAO.

Da qui partiamo per conoscere dalla viva voce dei giovani e dei manager gli effetti di questi reality, che vogliono aiutare sia i giovani a entrare nel mondo del lavoro sia il territorio a formare e utilizzare sempre più talenti manageriali dei quali ha tanto bisogno. Un futuro che grazie ad una collaborazione sempre più sinergica tra mondo del lavoro, aziende e manager in testa, Università e istituzioni deve portare il territorio a formare e utilizzare meglio i giovani talenti per competere e crescere.

MANAGERITALIA Ancona (www.manageritalia.it) - (Associazione marchigiana dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato) associa 300 manager (200 dirigenti e 100 quadri e professional) ai quali fornisce una vasta gamma di servizi, di derivazione contrattuale e non, quanto mai validi ed evoluti: formazione, consulenze professionali, sistemi assicurativi e di previdenza integrativa, assistenza sanitaria ai manager e alla famiglia, iniziative per la cultura e il tempo libero.

L’Associazione, insieme ad altre 12 Associazioni dislocate sull’intero territorio nazionale, fa capo a MANAGERITALIA (Federazione nazionale dirigenti, quadri e professional del terziario) la Federazione nazionale che rappresenta a livello contrattuale i dirigenti del commercio, trasporti, turismo, servizi e terziario avanzato. La crescita dei suoi associati è avvenuta in parallelo con lo sviluppo del terziario in Italia negli ultimi 30 anni.

Oggi MANAGERITALIA significa in Italia oltre 35.000 manager: 23.000 dirigenti in attività che lavorano in 9.000 aziende, oltre a 7.000 dirigenti pensionati. Dal 2001 ha avviato forme di apertura e aggregazione verso i quadri e professional. In pochi anni se ne sono associati 5.000, dando valore e concretezza al processo di naturale evoluzione e ampliamento della rappresentanza.




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