Previsione e prevenzione del rischio idrogeologico

Previsione e prevenzione del rischio idrogeologico

Ad Appignano del Tronto, i ricercatori del centro di eccellenza mondiale di studi sulle frane dell’Università di Firenze

Appignano del Tronto -  Mercoledì 15 aprile dalle ore 8:30 alle ore 19:00 un corso-convegno dal titolo “Previsione e prevenzione del rischio idrogeologico”. Organizzato dall’Ordine dei geologi regione Marche, dall’Ordine degli Ingegneri e dalla fondazione ingegneri della provincia di Ascoli Piceno con il Patrocinio dell’Unione Montana del Tronto e Val Fluvione e del Comune di Appignano del Tronto.

I relatori, Prof. Nicola Casagli, Prof. Giovanni Gigli, Prof. Filippo Catani, Prof. Riccardo Fanti del Dipartimento Scienze della Terra-Università di Firenze.


Sono quindici i centri di eccellenza mondiali per la ricerca sulle frane, riconosciuti come tali dal Comitato per la promozione del Programma internazionale sulle frane. Tre si trovano in Europa, uno in Italia: è il dipartimento di scienze della Terra dell’Università di Firenze, che risulta il primo della lista, per l’impegno e i risultati ottenuti nell’ambito del monitoraggio e della previsione di eventi franosi ad alto rischio.



In particolare verrà presentato il Multi Hazard Information Gateway, Mig è un sistema di monitoraggio e allerta che combina un’enorme mole di dati: previsioni meteo e livelli di precipitazioni con informazioni acquisite da satelliti e da sensori a terra, collocati nelle aree più critiche e che ogni cinque minuti misurano gli smottamenti del suolo. E in tempo reale fa una mappatura del fenomeno attingendo dati da internet e confrontandoli con i dati storici e con le soglie di pioggia.


“il nostro è un territorio decisamente molto fragile, lo vediamo sempre più frequentemente, ad ogni pioggia, Appignano ha un centro di documentazione calanchi e movimenti franosi, per riempire questo luogo di contenuti, oltre a tesi di laurea, ricerche e studi, abbiamo pensato di organizzare questo convegno perché proprio da qui possa partire oltre alla consapevolezza degli enti, anche una formazione innovativa rivolta agli addetti ai lavori” dice il sindaco Agostini



“I ricercatori dell’Università di Firenze non hanno richiesto compensi personali per questo convegno, ma solo un contributo al dipartimento di Scienze della terra per continuare nella direzione della ricerca”.