Decreto ingiuntivo del Comune alla Provincia di Ascoli Piceno

Decreto ingiuntivo del Comune alla Provincia di Ascoli Piceno

Richiesta una somma di 1 milione e 900 mila euro. Castelli: ' Di fronte all'atteggiamento ostile e strumentale che l'Amministrazione D'Erasmo perpetua nei confronti del comune di Ascoli non avevamo altra scelta'

Ascoli -  Mercoledì il comune di Ascoli ha depositato apposita richiesta di decreto ingiuntivo nei confronti dell'Amministrazione Provinciale per complessivi € 1.461.290,61 (oltre interessi di mora e spese legali).

Nei prossimi giorni seguiranno ulteriori istanze per una somma complessivo di circa 500.000 euro.

" Di fronte all'atteggiamento ostile e strumentale che l'Amministrazione D'Erasmo perpetua nei confronti del comune di Ascoli " - ha detto il sindaco Guido Castelli - non avevamo altra scelta. La sistematica morosità della provincia crea squilibri di cassa a nostro carico che ci impediscono di onorare le obbligazioni contratte con fornitori e creditori.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, tuttavia, è stata la campagna denigratoria avviata a nostro carico in alcuni ambienti della Start secondo cui il rischio di mancata corresponsione degli stipendi sarebbe da addebitare al Comune.

Questa circostanza non è solo falsa (atteso che è la provincia che ha indebitamente trattenuto i contributi regionali che il Comune deve "girare" alla Start) ma è assolutamente fuorviante in quanto la Stessa Start è debitrice del comune di circa 900.000 euro.

Lo stesso credito che il Presidente invoca nei confronti del comune di Ascoli, quello riferito alla metanizzazione di Acquasanta e Mozzano, è ampiamente infondato ed inesigibile. Insomma le bugie della provincia hanno le gambe corte e se D'Erasmo ascoltasse un po' di più i sindaci e un po' meno i referenti di partito che affollano la sua segreteria prenderebbe qualche granchio in meno".