Trapianto di isole del Pancreas per curare i diabetici

Trapianto di isole del Pancreas per curare i diabetici

L'Ospedale regionale di Torrette diventerebbe Centro di riferimento (oltre al Niguarda e al San Raffaele di Milano) per tutto il centro e sud Italia

Ancona - Una nuova speranza per i diabetici. A luglio, nell'Ospedale regionale di Torrette, si avvia la sperimentazione del trapianto di isole pancreatiche per curare pazienti con diabete mellito tipo I.

Paolo Galasssi, direttore generale dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, ha detto che l'iniziativa nasce da un accordo con l'Ospedale Niguarda di Milano.


Nel nosocomio lombardo dal 2009 si sperimenta questa terapia grazie alla presenza di una Banca dei Tessuti autorizzata dal Centro nazionale trapianti. In Italia i diabetici sono oltre tre milioni e 200 mila. Nelle Marche sono 75 mila. Per questa patologia la nostra regione ha una media (5%) inferiore a quella nazionale che è del 5,4%. Con questa metodica di cura gli Ospedali Riuniti diventerebbero Centro di riferimento (oltre al Niguarda e al San Raffaele di Milano) per tutto il centro e sud Italia.


Tale trapianto rappresenta al momento l’unica terapia in grado di guarire il diabete, ovvero di ottenere un normale equilibrio del metabolismo degli zuccheri senza dover ricorrere alla somministrazione di insulina esogena. Anche se il trapianto d’insule rappresenta una cura per il diabete di tipo 1 con grandi potenzialità, esistono alcuni ostacoli importanti che ne limitano l’applicazione su larga scala.


Tra questi sono da considerare: il numero limitato di organi per la purificazione d’insule di buona qualità e in quantità sufficiente per il trapianto; l’elevato numero di insule necessario per un trapianto efficace; la scarsità di centri con esperienza adeguata per produrre insule trapiantabili; la necessità di tenere i pazienti in regime d’immunosoppressione, cosa che può esporre i soggetti a un aumentato rischio di infezioni e tumori.