'Costantino Rozzi, il mito', giornata per ricordare il Presidentissimo

'Costantino Rozzi, il mito', giornata per ricordare il Presidentissimo

Domani, gioved' 19 novembre, a 21 anni dalla sua scomparsa (18 dicembre 1994), l'Associazione AscolTiAmo, alle 18 presso Palazzo dei Capitani, ha organizzato il convegno

Ascoli - Era ed è l'inimitabile 'Presidentissimo' dell'Ascoli Calcio. L'imprenditore che aveva una famiglia da mille dipendenti. L'uomo che portava nel bagagliaio della sua auto in giro per l'Italia le sue radici: il vino della sua cantina.

 

E' stato soprattutto colui che ha portato l'università ad Ascoli Piceno grazie al suo fare provocatorio nei confronti degli atenei marchigiani che non si decidevano ad aprire sedi ad Ascoli. Così Costantino Rozzi invito il magnifico Rettore dell'Università di Pescara a fare un sopralluogo presso l'ex sanatorio, il Luciani che da lassù guardava l'Ascoli giocare in campo.

 

 

Era lì che Costantino Rozzi avrebbe voluto la sede universitaria del Piceno. La provocazione campanilistica funzionò e i marchigiani bloccarono l'arrivo degli abruzzesi. L'università di Camerino apri la facoltà di Architettura all'Annunziata.

 

Domani, giovedì 19 novembre, a 21 anni dalla sua scomparsa (18 dicembre 1994), l'Associazione AscolTiAmo, alle 18 presso Palazzo dei Capitani, ha organizzato un convegno dal titolo “Costantino Rozzi, il mito”. Interverranno anche ex giocatori dell’Ascoli che hanno contribuito alla fama dell'Ascoli Calcio in Italia e in Europa.

 

Il collega Bruno Ferretti parlando di Costantino Rozzi: "ha lasciato un segno indelebile nella città, ma non solo nel calcio ma anche nella vita ascolana. E’ stato un grande imprenditore. E’ doveroso ricordare la sua figura per farlo apprezzare anche dai più giovani. Era innamoratissimo della città ed era importante mantenere viva la memoria”.

 

Anna Maria Rozzi, la figlia del Presidente racconta “il grande affetto di mio padre nei confronti della città, un affetto ricambiato”.