Tre albanesi arrestati con 33 chili di hashish e 300 etti di cocaina

Tre albanesi arrestati con 33 chili di hashish e 300 etti di cocaina

Lo sviluppo delle investigazioni è finalizzato a ricostruire non solo la rete dei pusher ma soprattutto i consumatori finali, che si è già appurato essere suddivisi in due grandi aree

Fermo - Alle prime ore di venerdì 26 giugno, i carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ascoli Piceno unitamente a quelli della Stazione

Carabinieri di Porto sant’Elpidio, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo, a conclusione di articolata attività investigativa finalizzata alla repressione di un fiorente

traffico di sostanze stupefacenti del tipo hashish e cocaina hanno fatto irruzione all’interno di un garage ubicato nella periferia del Comune di Sant’Elpidio a Mare sorprendendo tre soggetti di

origine albanese, pregiudicati ma in regola con i documenti di soggiorno, intenti a manipolare ingente quantitativo di droga, traendo in arresto :

· BEGOLLI REZERAT, classe 1976, residente Civitanova M. ;

· HASANAJ ERVIS, classe 1983, residente a Porto Sant’Elpidio ;

· LUZI SHPETIM, classe1975, residente a Porto Sant’Elpidio ;

Alzata la saracinesca, i militari si sono trovati di fronte ai tre albanesi intenti a stoccare e sistemare oltre 300 panetti di hashish, accatastati all’interno di una grossa scatola di cartone posta in fondo al garage insieme a diverse masserizie.

Dopo aver messo in sicurezza l’ambiente ed immobilizzato i tre pericolosi albanesi, i militari davano seguito a minuziosa perquisizione che permetteva di rinvenire, oltre ai panetti di hashish

che complessivamente raggiungevano il peso di 33,00 kg:

300 grammi circa di cocaina suddivisa in due grosse palle cristallizzate;

involucri di plastica con evidenti residui di cocaina;

bilancini di precisione;

materiale per il confezionamento al dettaglio si per la cocaina che per l’hashish, compresa una mannaia che serviva per spezzare i panetti ma anche le “pietre di cocaina”; così da poter soddisfare le diverse ordinazioni che i tre ricevevano dalla loro rete di spaccio, soprattutto attiva nei comuni rivieraschi del fermano e Civitanova Marche.

Lo sviluppo delle investigazioni è finalizzato a ricostruire non solo la rete dei pusher ma soprattutto i consumatori finali, che si è già appurato essere suddivisi in due grandi aree i più

giovani e spesso anche minorenni e quella fascia così detta “per bene” che cela dietro la facciata del lusso e del perbenismo, pericolosi vizi.

L’arresto dei tre pregiudicati è stato convalidato ieri mattina, il GIP ha disposto la custodia cautelare in carcere .

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